La recensione di Amedeo Falci su “Rifkin’s Festival” di W. Allen su SpiWeb:
“‘Difficile’, se non imbarazzante, scrivere di quest’ultimo film del tanto ‘amato’ Woody Allen. ‘Difficile’ commentare un film esile, frettoloso, forse sciatto (tranne che per qualcosa di cui dirò più avanti), costruito con resti di magazzino. ‘Amato’ perché, accanto alle indubbie qualità creative che gli hanno conferito quell’assoluto ruolo autoriale che gli spetta, W.A. è stato sempre circondato da quell’aura di icona artistica della psicoanalisi nella cultura nord-americana.”