Abstract
La psicoanalisi è stata la prima tra le discipline scientifiche a interrogarsi sul piacere e la relazione tra piacere, individuo e istinti di autoconservazione della specie. Trent’anni dopo, la neurobiologia ha dimostrato l’autonomia neurale del piacere, cioè l’attività di un circuito del piacere. E si è interrogata sui compiti evolutivi del piacere. Il primo è il rinforzo degli istinti primari. In particolare, mentre la sessualità dei mammiferi privilegia la promiscuità, che è il più potente mezzo di riproduzione della specie, nell’uomo la sessualità rinforza il legame: il piacere si pone al servizio dell’individuo prima che della specie. Una significativa svolta evolutiva dimostrata dal nostro singolare sistema di accoppiamento/ allevamento. Mi sono impegnata a confrontare queste ricerche con le conclusioni cui perviene Freud dopo il 1924. E ho avanzato alcune ipotesi riguardo al rapporto tra istinto e pulsione, rimozione primaria e rimozione secondaria, rinnegamento alienante e rinnegamento funzionale come strategia inconscia del genitore che promuove la rimozione della sessualità genitale e orienta al legame oggettuale attraverso il piacere parziale condiviso. Il corpo erogeno è il risultato della condivisione del piacere, corpo reale, biologico, predisposto all’incontro con l’oggetto.
Parole chiave: circuito del piacere; sessualità umana; sistema di accoppiamento/allevamento; istinto/pulsione; rimozione primaria/rimozione secondaria; rinnegamento funzionale; attaccamento/relazione oggettuale; corpo erogeno.